La tassazione degli espatriati è messa in discussione da Anne Genetet

Martedì 11 settembre Anne Genetet, deputata per i francesi all’estero, ha presentato al Primo Ministro Edouard Philippe un rapporto contenente 215 proposte per incoraggiare i francesi a trasferirsi all’estero.

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Ecco i contenuti della relazione e, in particolare, i temi prioritari su cui ritiene necessaria una riforma:

Autorità pubbliche che promuovono la mobilità internazionale

Innanzitutto, in questo rapporto viene sottolineata la mancanza di informazioni sulle procedure da seguire e sulle caratteristiche specifiche del paese. Questo dimostra la mancanza di supporto da parte delle autorità pubbliche nell’aiutare i cittadini con le procedure amministrative. In quest’ottica, il deputato propone di istituire una piattaforma di tele-consulenza per aiutare le persone a prepararsi a trasferirsi all’estero e per monitorare i progressi dei residenti non francesi.

allineare il regime degli espatriati al regime fiscale dei residenti francesi

Poiché i cittadini francesi sono ancora soggetti al sistema fiscale francese, devono pagare l’imposta sul reddito. A differenza dei residenti in Francia, gli espatriati sono soggetti a un’aliquota minima del 20%, indipendentemente dal loro status o dal loro reddito. Tenendo conto di ciò e del fatto che i profili degli espatriati variano (anche se gli espatriati hanno redditi mediamente più alti di quelli francesi, sempre più spesso intraprendono nuovi progetti, che possono portare a redditi precari e irregolari), Anne Genetet ha quindi proposto di allineare questo regime a quello dei residenti in Francia, dove la tassazione ha livelli diversi a seconda del reddito.

Inoltre, vuole abolire il limite temporale di 10 anni per l’assicurazione volontaria per la vecchiaia (AVV) e raccomanda l’abolizione dei contributi sociali sui redditi da capitale tassati ai non residenti in Francia.

Facilitare il ritorno in Francia

Quando gli espatriati francesi tornano in Francia, devono affrontare procedure amministrative lunghe e complesse. Ecco perché il rapporto suggerisce di snellire queste procedure per rendere più facile il ritorno in Francia. Ad esempio, quando si rimpatriano i bambini di una famiglia espatriata, le famiglie devono dimostrare che sono stati cancellati dalla lista del consolato (documento con meno di 6 mesi) e anche dalla scuola all’estero.

Di conseguenza, il rientro in Francia non è semplice e la relazione di Anne Genetet raccomanda di semplificare tutte le procedure per il rientro dei cittadini.

Infine, devi sapere che il costo della vita all’estero è generalmente molto più alto che in Francia. Infatti, il nostro sistema sanitario ci permette di ricevere cure gratuite. Tuttavia, all’estero i benefici sono molto limitati e gli espatriati devono pagare l’ assicurazione sanitaria. Optare per un’assicurazione sanitaria internazionale è quindi la scelta migliore per i cittadini francesi. Con il contratto Gold Expat avrai un’assicurazione sanitaria personalizzata con la migliore copertura alle tariffe più competitive.

L’introduzione di queste proposte in Francia potrebbe incoraggiare i francesi a trasferirsi all’estero e a non essere più spaventati dalla burocrazia.

Per continuare…

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